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Quegli errori da evitare in campo finanziario

IDEA – Giugno 2017

Sergio Contegiacomo a Imperia ha presentato “La mente, lo spirito e l’anima del denaro”

I mercati finanziari e i comportamenti umani nascono da visioni diverse, guidate da emozioni ancestrali, come paura e avidità, che oscurando la ragione fanno puntualmente sbagliare.

Con Sergio Contegiacomo, autore di “La mente, lo spirito e l’anima del denaro-Tu sei la vera ricchezza”, reduce dal successo di pubblico e critica al Festival della cultura mediterranea svoltosi a Imperia, cerchiamo di capire quali siano gli errori più comuni in campo finanziario e, soprattutto, come evitarli.

Il braidese Sergio Contegiacomo, ritratto in alto con Luciangela Aimo, presidente del Festival della cultura mediterranea di Imperia, e il giornalista e saggista Antonio Caprarica durante la Fiera del libro. Sergio Contegiacomo ha scelto la professione di consulente finanziario a 23 anni e svolge questo lavoro da circa cinque lustri «spinto dal desiderio di seguire al meglio i clienti e dalla passione per la finanza e per i rapporti umani»

«Il primo», spiega a “IDEA” Contegiacomo, «è l’istinto pecorile o mentalità della folla, conosciuto anche come “herding”. In questo caso si ha la tendenza ad appartenere al gruppo, a seguire la moda del momento (si compra quando il vicino di casa compra e si vende quando il mercato crolla). Si è portati a pensare che sia vero ciò che pensa la maggior parte delle persone. Per fare il bastian contrario (“contrarian”) bisogna essere molto forti».

«Il secondo errore che mi sento di sottolineare è non saper vendere in perdita considerando i prezzi in retrospettiva e quasi mai in prospettiva. Valutate attentamente se rimanere attaccati a un titolo che scende aspettando quel rimbalzo che annulli la perdita e che permetta di uscire dal mercato senza danni. Ricordo che la discesa è sempre più rapida della salita: nel passare da un valore 100 a 50 si perde il 50%, ma per tornare da 50 a 100 bisogna recuperare il 100%!».

Sono dettagli non trascurabili come il terzo errore.

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