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L’investimento in conoscenza paga sempre l’interesse più alto

Nel mondo stanno aumentando le diseguaglianze.

I ricchi diventano sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri. Il concetto di diseguaglianza economica è, però, ambiguo e incrementa la sempre latente invidia sociale.

La vera domanda da porsi è: 

“diseguaglianze nei redditi annuali o nei patrimoni accumulati nel tempo?”.

Le vere diseguaglianze sono sempre più nelle conoscenze e nel “capitale umano” delle persone.

Ed è la conoscenza che…. fa la vera differenza!!

Come vedremo la Danimarca è il Paese europeo con maggiore uguaglianza tra i redditi ma con fortissime disparità  nei patrimoni accumulati dai risparmiatori.

Molte persone sono diventate più ricche nel corso del 2020 semplicemente perché avevano più azioni (soprattutto azioni di aziende tecnologiche)  nei loro portafogli e una componente immobiliare ridotta.

Per dissipare ambiguità e fraintendimenti bisogna come minimo distinguere la nozione di disuguaglianza di reddito da quella di disuguaglianza di ricchezza delle persone  

( il cosiddetto patrimonio complessivo).

In “E’ grande questo numero?” di Andrew Elliot c’è un elenco dei principali Paesi del mondo, 15 per l’esattezza, e una loro graduatoria in base a due criteri:

  1. qual è la % del reddito complessivo che ricevono le persone più povere (il 50% inferiore dei redditi, per la precisione);
  2. qual è la % della ricchezza del Paese detenuta dal 50% delle persone meno ricche (il 50% inferiore, per la precisione)

Ebbene, nella prima graduatoria la Danimarca è in testa, nel senso che c’è meno disuguaglianza nei redditi, mentre nella seconda è ultima nel senso che c’è più disuguaglianza nella ricchezza.

In parole povere , la Danimarca è il Paese in cui il 50% delle persone con meno patrimoni ha soltanto il 7% della ricchezza complessiva : grande disuguaglianza dato che il 93% va tutto all’altra metà.

Al contrario il 30% delle persone con redditi più bassi riceve ben il 34% dei redditi complessivi: grande uguaglianza.

Quindi uguaglianza e disuguaglianza insieme: come mai?

La risposta è semplice . I danesi vivono in una società ugualitaria dove l’invidia sociale è quasi nulla.

Tuttavia la Danimarca è allo stesso tempo un Paese abitato da persone frugali alcune delle quali però sanno investire molto bene  i propri risparmi. 

La frugalità nulla a che fare con la povertà.

Inoltre in Danimarca i cittadini sono molto assicurati, scelta che quindi previene la mancanza di reddito o la erosione dei risparmi dovuta a guai imprevisti.

Cosa sta dietro la prevenzione e la protezione?

Il vedere possibilità che altri non vedono.

Cosa sta dietro l’abilità di investire bene i propri risparmi dei danesi ?

La visione dei punti di non ritorno, i cambi di paradigma  e gli effetti dei nuovi stili di vita che inevitabilmente  si riflettono positivamente nei mercati azionari , soprattutto quelli legati alle tecnologie e alle energie pulite.

C’è una sola professione oltre ovviamente a quella del consulente finanziario che esalta questa dote:

quella dell’investigatore!

La qualità di un buon investigatore è la consapevolezza del ruolo decisivo del caso e della fortuna nella soluzione delle indagini.

Il buon investigatore è qualcuno che cerca in modo deliberato di moltiplicare possibilità  e probabilità che accada qualcosa di casuale e di fortunato.

La differenza tra un mediocre ed un buon  consulente finanziario sta nel fatto che quest’ultimo deve scoprire in anticipo che stanno accadendo possibilità non sfruttate da altri e di cui gli altri si accorgeranno solo in seguito.

Negli ultimi 100 anni siamo passati dalla società agricola a quella industriale a quella post industriale dei servizi …

Da ora in poi ..però….sarà sempre più importante sapere, conoscere e sapere dove sta il vero sapere.

L’investimento in conoscenza ha pagato, paga e pagherà sempre…. l’interesse e il dividendo  più alto.

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