La trappola della liquidità e la tassa occulta dell’inflazione
Caro risparmiatore,
da piccolo, come tanti miei coetanei, amavo leggere e collezionare Topolino.
Nel 1949 il primo numero lo si poteva acquistare con 60 lire.
Il mese scorso per leggere l’ultimo uscito , il n. 3411, ho dovuto esborsare 5809 Lire ( equivalenti a 3 euro!)
Chi, per ipotesi, nel 1949 avesse dimenticato 60 lire (equivalenti a 30 centesimi di euro) in una tasca di un pantalone oggi dovrebbe accontentarsi di comprare 1 pagina anziché 100 del fumetto più amato da grandi e piccini!
Morale della favola:
il denaro , al pari del cibo, è “materia deperibile”.
Lasciare tanti soldi sul conto corrente per “il non si sa mai” è“rischioso ed inefficiente per tre motivi”:
1) esponi il tuo patrimonio ad un “esproprio”, ad un “prelievo forzoso”
(cosa già accaduta nel 1992 con l’allora Governo Amato che nella notte tra il 9 e il 10/07 introdusse una “patrimoniale” del 6 per mille)
2) i tuoi risparmi sono infruttiferi;
3) i tuoi risparmi perdono potere di acquisto nel tempo
Ipotizzando un’inflazione del 2% all’anno 150.000 Euro di oggi , fra un anno, nel 2022, avranno un potere di acquisto attuale pari a 147.000 euro !
Ipotizzando un’inflazione del 2% all’anno 150.000 Euro di oggi , fra 5 anni, nel 2026, avranno un potere di acquisto attuale pari a 135.869 euro!
E’ proprio il caso di dirlo :
“Chi ha tempo non aspetti tempo!!